È progettata dall’architetto Balestra e rimane di proprietà della famiglia Mocenigo fino alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, passando poi ai Mayer di Trieste, ai Sinigallia e ai Gandolfi.
Alla sinistra dell’ingresso s’innalza l’alta costruzione della pila per il riso, alimentata dalla forza motrice di una ruota posta su un canaletto artificiale ed ora in disuso.
Oggi il complesso è di proprietà dell’ATER, che lo ha restaurato radicalmente, adibendolo a residenza privata.
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